Formazione permanente

Formazione permanente
Una grande sfida,
una grande responsabilità

Lo scautismo è bello perché arriva con semplicità a fare cose grandi: è un delicato equilibrio fra sconsideratezza e riflessione.
Sconsideratezza perché se pensassimo sempre alle responsabilità che abbiamo come educatori e alle conseguenze delle nostre azioni rischieremmo di rimanere paralizzati e anche perché il nostro educare in realtà è un “vivere con”, è un trasmettere atteggiamenti, competenze e valori attraverso attività semplici, ma ricche di significati.
Riflessione perché è necessario, ogni tanto fermarsi a pensare se per quel ragazzo/a sto facendo del mio meglio, come posso rinnovare ed adattare la mia proposta alle esigenze di quella persona, in quel momento. Pensare alle attività con un intento finalizzato alla crescita dei ragazzi è necessario per evitare di proporre loro genericamente qualcosa che è solo legato alla mia esperienza, l’unica cosa che conosco, che mi piace o che so fare.
Diversi studi di psicologia sono concordi nell’affermare che il carattere di un bambino e di un ragazzo si modellano copiando gli stili di comportamento e di relazione degli adulti di riferimento che in un primo tempo sono i genitori, ma poi sono tutte le persone significative che si incontrano, tra cui anche i capi scout.
È una grossa responsabilità questa perché significa che è attraverso la testimonianza del mio modo di essere e di agire che passo i veri contenuti e che plasmo il modo di essere di chi mi è affidato.

È importante per fare ciò seriamente che il capo senta la necessità di una formazione permanente, di dover percorrere una strada di ascolto e di ricerca di quello che è meglio per poter accrescere la propria persona e poter sempre meglio far crescere gli altri.

Ma è anche una bella responsabilità perché poter davvero contribuire a costruire parti di una persona che l’aiuteranno ad essere felice e a lasciare il mondo migliore è probabilmente la cosa più grande che può fare l’uomo; è un regalo grande che ci è dato, che ci rende persone “importanti” per qualcuno e, mentre ci impegniamo per gli altri, accresce noi stessi donandoci molto di più di quello che possiamo dare.

Entusiasmo e divertimento sono allora gli ingredienti che ci auguriamo di poter regalare ai nostri ragazzi e a noi stessi.

Foto di Katerina Holmes da Pexels

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